Patogeno

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Patogeno di Albert Ostermaier

Creazione su commissione per Intercity Festival

Un agente di borsa viene improvvisamente e misteriosamente prelevato dal lavoro e posto in quarantena. Legato a una lettiga, in una stanza isolata ermeticamente, sotto costante osservazione, sospetta di essere stato colpito da un virus sconosciuto, un virus virtuale che gli si manifesta con un ronzio di vespe nel cervello – come quelle che da bambino chiudeva in un barattolo, lasciandole soffocare.

Inizia così il viaggio nella mente di quest’uomo, attraverso un monologo che con un flusso associativo di frasi, pensieri e ricordi ripercorre la sua vita: la vita di un trader consacrata al lavoro, vissuta nel mondo virtuale dei monitor della Borsa costantemente accesi, una vita il cui credo è non perdere mai il controllo, essere sempre vincenti e conseguire profitti.

Patogeno tratta della follia quotidiana della nostra società del denaro, in cui l’uomo distingue a stento tra realtà e finzione. Il flusso di coscienza del monologo delinea un ritratto inquietante dell’uomo moderno in un mondo ormai consegnato alla tecnica, un mondo in cui “l’agente patogeno” è l’uomo stesso con il suo sistema di vita. La messinscena di Teatro Sotterraneo raccoglie a ogni replica un pubblico contenuto e lo mette a stretto contatto col corpo e la voce di questo “trader infetto”. Attraverso una quarantena che è al tempo stesso una teca da esposizione, il monologo viene restituito come una conferenza dove una cavia si mostra all’occhio clinico dell’osservatore.

Stiamo mostrando una malattia o una cura? L’infezione è nell’attitudine di trader vincente o nella perdita di controllo? Senza cercare facili risoluzioni di senso, attraversiamo il flusso di parole materializzando visioni e immagini come rapidi flash in definitiva osserviamo la coscienza esplosa del personaggio in cerca delle tracce virali che potremmo riconoscere in ciascuno di noi, nel nostro quotidiano, nel mercato e nel sistema di cui inevitabilmente facciamo parte.

Informazioni

testo di Albert Ostermaier 
regia Sotterraneo 
in scena Sara Bonaventura, Claudio Cirri
traduzione Alessandra Griffoni

consulenza luci Marco Santambrogio
scene Eva Sgro’

produzione Sotterraneo

prima assoluta in italiano per Intercity Festival

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